sabato 29 novembre 2008

Il video del mio Erasmus.

Ce l'ho fatta.
Dopo mesi di lavoro alternato (tipo 5 minuti a settimana) ho ben deciso in questi ultimi giorni di terminare e pubblicare il video che ho fatto per riassumere un pò l'esperienza Erasmus che ho fatto in Inghilterra quest'anno.
Spero vi piaccia.
a me un pochino commmuove.
:)

sabato 22 novembre 2008

L'essenziale è invisibile agli occhi.

In quel momento apparve la volpe.
"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo…"
"Chi sei?" domando il piccolo principe, "sei molto carino…"
"Sono una volpe", disse la volpe.
"Vieni a giocare con me", le propose il piccolo principe, "sono cosi triste…"
"Non posso giocare con te", disse la volpe, "non sono addomesticata".
"Ah! scusa", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
"Che cosa vuol dire "addomesticare"?"
"Non sei di queste parti, tu", disse la volpe, "che cosa cerchi?"
"Cerco gli uomini", disse il piccolo principe. "Che cosa vuol dire "addomesticare"?"
"Gli uomini", disse la volpe, "hanno dei fucili e cacciano. E molto noioso! Allevano anche delle galline. E il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?"
"No", disse il piccolo principe. "Cerco amici. Che cosa vuole dire "addomesticare"?"
"E una cosa da molto dimenticata. Vuol dire "creare dei legami"…"
"Creare dei legami?"
"Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi.
Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro per te unica al mondo".
"Comincio a capire", disse il piccolo principe. "C’e un fiore… credo che mi abbia addomesticato…"
"E possibile", disse la volpe. "Capita di tutto sulla Terra…"
"Oh! Non è sulla Terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembro perplessa:
"Su un altro pianeta?"
"Si".
"Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
"No".
"Questo mi interessa! E delle galline?"
"No".
"Non c’e niente di perfetto", sospiro la volpe.
Ma la volpe ritorno alla sua idea:
"La mia vita e monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio percio. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sara come illuminata. Conoscero un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell’oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…"
La volpe tacque e guardo a lungo il piccolo principe:
"Per favore… addomesticami", disse.
"Volentieri", rispose il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose".
"Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
"Che bisogna fare?" domando il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, cosi, nell’erba. Io ti guardero con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ piu vicino…"
Il piccolo principe ritorno l’indomani.
"Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe. "Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero ad essere felice. Col passare dell’ora aumentera la mia felicita. Quando saranno le quattro incomincero ad agitarmi e ad inquietarmi; scopriro il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non sapro mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti".
"Che cos’è un rito?" disse il piccolo principe .
"Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe. "E quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore. C’e un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedi ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Cosi il piccolo principe addomestico la volpe. E quando l’ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "… piangerò".
"La colpa è tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"
"E' vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
Poi aggiunse:
"Va’ a rivedere le rose. Capirai che la tua rosa è unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalerò un segreto".
Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente", disse. "Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto un mio amico e ora e per me unica al mondo".
Le rose erano a disagio.
"Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si puo morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi assomigli, ma lei, lei sola, è piu importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché e lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perché e lei che ho riparata col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perché e lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa".
E ritorno dalla volpe.
"Addio", disse.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".
"L’essenziale e invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe , per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi importante".
"E' il tempo che ho perduto perla mia rosa…" sussurro il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
"Io sono responsabile della mia rosa…" ripeté il piccolo principe per ricordarselo.

mercoledì 19 novembre 2008

Wilkie's Car is BACK!


Ma che robaaaaaaaaaa!!
Ma ci crediamo gente???
MI HANNO RITROVATO LA MACCHINA IERI!

Ma vi giuro vero!
Mica sto scherzando!
Pensate stia scherzando?? ma lo pensate veramente??
Ma no sciocchini!!

Me l'hanno ritrovata veramente!
Era a CALDIERO!
cazzo si! a 15 kilometri da casa mia parcheggiata e chiusa!
Robe dell'altro Mondo! :D

E perfetta per di più!
Non uno striscio in più, non una sporcizia...
Ha fatto solo quei kilometri li.
Non uno do più.

Quindi tutti i movimenti del telepass del giorno dopo il furto li hanno fatti con un'altra macchina.
E scoprirò quale!

Insomma alla fine mi hanno ciavàto gli occhiali da sole, il telepass e il certificato di proprietà.
E che cazzo se ne fanno dico io???

Mhà.
Mistero.
Solo Dio lo sa.
Forse.

Comunque è una bella sensazione.
Mi sembra di essermi svegliato da un brutto sogno.
E lei è ancora li parcheggiata nel garage.

Avremmo ancora un pò di esperienze da condividere, sembra! :D
Speriamo siano solo nel bene!
E con TE.

Un abbraccio a tutti e grazie per chi ha tifato per il suo ritrovamento!
Olllè.
Fatta.

W.

sabato 15 novembre 2008

Mese del sesso libero??

Madò!
Che lavoro qui in Australia!
Leggetevi QUESTA.
Io sono convinto che alcuni di voi ci andrebbero taaaaaaaanto volentieri in sto posto!
Che pasiòn!

Interessante sta Australia non vi pare??

:D

W.

venerdì 14 novembre 2008

Per tutti. E avanti.


Ecco.
Vi piace la nuova livrea del mio blog?

E' la stessa di prima.
lo so.
E allora?

Sono tornato indietro.
Forse mi chiedevo di più di quanto potessi fare in questo momento.
Non ero pronto a lasciare la "strada vecchia".
Anche se "gallina nuova fa buon brodo".
Oh... Uhm.. qualcosa del genere insomma.

Rimane il fatto che mi sono altamente sfasciato i maroni di cercare un layout nuovo.
Forse semplicemente perchè mi piace ancora questo.
E quindi ho pensato che in fonfo in fondo non è poi sempre "meglio cambiare, no?"

Mi piace parlare per frasi fatte.
Oggi.
Adesso.
Così.
Mica ci deve essere sempre un motivo vero.

Sentite basta, non ho nemmeno tanta voglia di scivere.
era solo per dirvi che...
bhò..
si inomma..

Dai, vi saluto tutti, vi bacio in modo ambivalente e vi accaresso il mento con le unghiette.
lo so che vi piace.

Tutto il resto ve lo dirò un'altra volta.

W.

giovedì 13 novembre 2008

Un pò tutto prende forma.

Non è ancora al massimo delle sue possibilità.
lo so.
non me lo dite.
in sti giorni non ho avuto molto tempo per aggiornare la grafica.

Questa mi dice qualcosa.
Non so bene cosa, ma qualcosa mi dice. :)

Magari poi la ricambio.
Però intanto lasciamolo così dai.
Fatta?
Fatta.

Vi abbraccio giovanotti, siate soavemente voi stessi.

W.

sabato 1 novembre 2008


Ok.
Il mio blog è ufficialmente in restauro.
Ormai ho fatto dei casini e quindi lo risistemo tutto di nuovo.
Una volta lo cambiavo in base a dei cambi di situazioni particolari.
Oppure bhò.
Potrebbe starci anche adesso.

Non scassatemi la minchia che non vi piace o che devo cambiare questo e quello prima che vi dico che è finito.
Altrimenti metto le mani addosso a qualcuno è.
mmmmmm...
Avrei anche idea di chi possa essere questo qualcuno.

P.S. l'immagine è venuta fuori su google inserendo "work in progress".
Provare per credere.