sabato 20 dicembre 2008

L'ultimo post.

Per la tristezza.
Poi lasciamo spazio al resto.
E ritorneremo a sorridere.
E un'ultima canzone.
Le ultime parole.
Che forse sono un pò lo specchio di questo mio attuale essere.
Che racchiudono tutto.
Riassumono.
Convincono.

Questa canzone me l'hai suggerita TE.
Mai scritto fu più coincidente.
Mai la realtà fu più così teneramente certa.

OUT OF DARKNESS COMETH LIGHT.


Oye, como va
ha smesso quel bel vento
considera che in me è primavera da mezz’ora
il cielo ha una porta sola

hai smesso di far male
ai tuoi fragili pensieri
hai cominciato a fare pace con te stessa tu
e vivi tutto sempre in ombra

tu mi piaci tu mi dici
non sono in grado di amarti come vuoi

scriverti da qui
che è anche terra tua
è come farti respirarti quello che respiro
la nave bianca d’ogni ora

tu mi piaci tu mi dici
non meriti la parte mia peggiore no, tu no

e non è per farti fretta
e non è per la distanza
tutto vivo e vive senza te

io ti scrivo per sentire
io ti scrivo senza tempo
potrei anche non ricevere

che quello che io sento di te è forte
quello che io sento di te è sempre che tu…
mi piaci… tu mi dici
non sono in grado di amarti

lì che tempo fa
tu sarai già al mare
prenditi il tuo tempo e non sentirti in colpa mai
la volontà decide ancora

tu mi piaci tu mi dici
il cielo ha una porta sola
tu mi piaci tu mi dici
il cielo ha una porta sola,aprila,aprila


mercoledì 17 dicembre 2008

La strada per tornare ad amare.

Ho vissuto con un ombra sulla testa
Ho dormito con una nube sul mio letto
Sono stato solo per così tanto tempo
Imprigionato nel passato, mi sembra proprio di non riuscire a muovermi

Ho nascosto tutte le mie speranze ed i mie sogni
Nel caso ne avessi avuto ancora bisogno un giorno
Ho messo da parte il tempo
Per liberare un piccolo spazio negli angoli della mia mente

Tutto ciò che voglio fare è trovare una strada per tornare ad amare
Non posso farcela senza trovare una strada per tornare ad amare

Ho osservato ma le stelle si rifiutano di brillare
Ho cercato ma non ho proprio trovato i segni
So che è là fuori
Dev’esserci qualcosa per la mia anima da qualche parte

Ho cercato qualcuno che diffondesse un po' di luce
Non soltanto qualcuno che mi facesse passare la notte
Potrei usare qualche indicazione
E sono aperto ai tuoi suggerimenti

Tutto ciò che voglio fare è trovare una strada per tornare ad amare
Non posso farcela senza trovare una strada per tornare ad amare
E se apro di nuovo il mio cuore
Credo io stia sperando che tu sarai lì per me alla fine

Ci sono momenti in cui non so se è reale
O se qualcun altro si sente come me
Ho bisogno di ispirazione
Non di un'altra trattativa

Tutto ciò che voglio fare è trovare una strada per tornare ad amare
Non posso farcela senza trovare una strada per tornare ad amare
E se apro il mio cuore a te
Spero che tu mi mostrerai cosa fare
E se tu mi aiuti a ricominciare
Sai che io sarò lì per te alla fine

lunedì 15 dicembre 2008

E lui?

Ragazzi è morto HORST TAPPERT.
E' morto l'Ispettore DERRICK.
Cioè.
Ma avete capito di chi sto parlando?
Il mitico, il grandissimo, l'insuperabile Ispettore DERRICK!
Il mito di ogni bambino nonchè poliziotto del futuro!
E la sigla??? che roba. che musica. che pezzo.

Tà-naaaaaaaa nà nà.
Tà-naaaaaaaa nà nà.
Tin tan tan tin tin, ta na na naaaa na na naaaaaaaa!
Tin tin, tan tan tin tin, tanananaaa na na naaaaaaa...

Veramente.
Mi dispiace.
Il compagno dei pranzi a tavola.
Alternato con "La Signora in Giallo".
Che si contendevano il primato.
E le fazioni in famiglia sul quale guardare o a che ora iniziare il pranzo.

Erano anni quelli.
Erano storie.

domenica 14 dicembre 2008

Infinity.

Here's my key, philosophy.
A freak like me, just needs infinity
Relax, take your time...

And take your time, to trust in me
And you will find infinity,
infinity


The time goes by
So naturally
and you'll receive
Infinity!

Here's my key, philosophy
A freak like me, just needs..
...infinity

Relax, take your time...

And take your time, to trust in me
And you will find
Infinity, infinity, infinity,
infinity, infinity, infinity, infinity!



mercoledì 10 dicembre 2008

Io la metto.

La metto.
La posto.
Poi dite pure che sono sdolzo.
Ed in effetti è vero.
Ma questo non l'ho scritto io vero...
Me lo sono trovato davanti.
Come mi sono trovato davanti tante cose nuove in questi ultimi mesi.

Vi bacio un pò tutti,
chi meno.
e chi più.

W.

venerdì 5 dicembre 2008

L'alba di un nuovo giorno.

E quell'alba, quel giorno, saranno direttamente dentro il mio piccolo SOGNO AMERICANO.

Ce l'ho fatta. Sono Dentro. Ho vinto la mia piccola soddisfazione.
E sono FELICE.
I sogni a volte diventano realtà.
Anzi, la realtà a volte fà breccia nei sogni.

CALIFORNIA HERE WE COME!

We’ve been on the run
Driving in the sun
Looking out for number one
California here we come
Right back where we started from
Hustlers grab your guns
Your shadow weighs a ton
Driving down the 101
California here we come
Right back where we started from
California here we come
On the stereo
Listen as we go
Nothings gonna stop me now
California here we come
Right back where we started from
Pedal to the floor
Thinking of the war
Gotta get us to the show
California here we come
Right back where we started from
California here we come

sabato 29 novembre 2008

Il video del mio Erasmus.

Ce l'ho fatta.
Dopo mesi di lavoro alternato (tipo 5 minuti a settimana) ho ben deciso in questi ultimi giorni di terminare e pubblicare il video che ho fatto per riassumere un pò l'esperienza Erasmus che ho fatto in Inghilterra quest'anno.
Spero vi piaccia.
a me un pochino commmuove.
:)

sabato 22 novembre 2008

L'essenziale è invisibile agli occhi.

In quel momento apparve la volpe.
"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo…"
"Chi sei?" domando il piccolo principe, "sei molto carino…"
"Sono una volpe", disse la volpe.
"Vieni a giocare con me", le propose il piccolo principe, "sono cosi triste…"
"Non posso giocare con te", disse la volpe, "non sono addomesticata".
"Ah! scusa", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
"Che cosa vuol dire "addomesticare"?"
"Non sei di queste parti, tu", disse la volpe, "che cosa cerchi?"
"Cerco gli uomini", disse il piccolo principe. "Che cosa vuol dire "addomesticare"?"
"Gli uomini", disse la volpe, "hanno dei fucili e cacciano. E molto noioso! Allevano anche delle galline. E il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?"
"No", disse il piccolo principe. "Cerco amici. Che cosa vuole dire "addomesticare"?"
"E una cosa da molto dimenticata. Vuol dire "creare dei legami"…"
"Creare dei legami?"
"Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi.
Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro per te unica al mondo".
"Comincio a capire", disse il piccolo principe. "C’e un fiore… credo che mi abbia addomesticato…"
"E possibile", disse la volpe. "Capita di tutto sulla Terra…"
"Oh! Non è sulla Terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembro perplessa:
"Su un altro pianeta?"
"Si".
"Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
"No".
"Questo mi interessa! E delle galline?"
"No".
"Non c’e niente di perfetto", sospiro la volpe.
Ma la volpe ritorno alla sua idea:
"La mia vita e monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio percio. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sara come illuminata. Conoscero un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell’oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…"
La volpe tacque e guardo a lungo il piccolo principe:
"Per favore… addomesticami", disse.
"Volentieri", rispose il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose".
"Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
"Che bisogna fare?" domando il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, cosi, nell’erba. Io ti guardero con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ piu vicino…"
Il piccolo principe ritorno l’indomani.
"Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe. "Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero ad essere felice. Col passare dell’ora aumentera la mia felicita. Quando saranno le quattro incomincero ad agitarmi e ad inquietarmi; scopriro il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non sapro mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti".
"Che cos’è un rito?" disse il piccolo principe .
"Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe. "E quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore. C’e un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedi ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Cosi il piccolo principe addomestico la volpe. E quando l’ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "… piangerò".
"La colpa è tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"
"E' vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
Poi aggiunse:
"Va’ a rivedere le rose. Capirai che la tua rosa è unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalerò un segreto".
Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente", disse. "Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto un mio amico e ora e per me unica al mondo".
Le rose erano a disagio.
"Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si puo morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi assomigli, ma lei, lei sola, è piu importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché e lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perché e lei che ho riparata col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perché e lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa".
E ritorno dalla volpe.
"Addio", disse.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".
"L’essenziale e invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe , per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi importante".
"E' il tempo che ho perduto perla mia rosa…" sussurro il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
"Io sono responsabile della mia rosa…" ripeté il piccolo principe per ricordarselo.

mercoledì 19 novembre 2008

Wilkie's Car is BACK!


Ma che robaaaaaaaaaa!!
Ma ci crediamo gente???
MI HANNO RITROVATO LA MACCHINA IERI!

Ma vi giuro vero!
Mica sto scherzando!
Pensate stia scherzando?? ma lo pensate veramente??
Ma no sciocchini!!

Me l'hanno ritrovata veramente!
Era a CALDIERO!
cazzo si! a 15 kilometri da casa mia parcheggiata e chiusa!
Robe dell'altro Mondo! :D

E perfetta per di più!
Non uno striscio in più, non una sporcizia...
Ha fatto solo quei kilometri li.
Non uno do più.

Quindi tutti i movimenti del telepass del giorno dopo il furto li hanno fatti con un'altra macchina.
E scoprirò quale!

Insomma alla fine mi hanno ciavàto gli occhiali da sole, il telepass e il certificato di proprietà.
E che cazzo se ne fanno dico io???

Mhà.
Mistero.
Solo Dio lo sa.
Forse.

Comunque è una bella sensazione.
Mi sembra di essermi svegliato da un brutto sogno.
E lei è ancora li parcheggiata nel garage.

Avremmo ancora un pò di esperienze da condividere, sembra! :D
Speriamo siano solo nel bene!
E con TE.

Un abbraccio a tutti e grazie per chi ha tifato per il suo ritrovamento!
Olllè.
Fatta.

W.

sabato 15 novembre 2008

Mese del sesso libero??

Madò!
Che lavoro qui in Australia!
Leggetevi QUESTA.
Io sono convinto che alcuni di voi ci andrebbero taaaaaaaanto volentieri in sto posto!
Che pasiòn!

Interessante sta Australia non vi pare??

:D

W.